Con il motto “Il lavoro cambia anche noi!”, in occasione della Festa del Lavoro è partito il tour nazionale dell’Ugl, dal 9 aprile al Primo Maggio: 30 tappe da Nord a Sud Italia. Mercoledì 14 è stata la volta di Frosinone. È con questa filosofia che il sindacato ha deciso di rivendicare la centralità del lavoro andando a incontrare, a bordo di un autobus, i lavoratori nelle piazze, nelle fabbriche e nelle realtà produttive di tutto il Paese
“Con questo tour dell’Ugl – spiega il Segretario Generale Paolo Capone – stiamo andando fisicamente dai lavoratori nelle province italiane più lontane e nelle diverse realtà produttive del Paese. Così abbiamo deciso di trascorrere un Primo Maggio ‘differente’, all’insegna dell’incontro nelle piazze con i lavoratori, con l’obiettivo di dar voce alle loro preoccupazioni, raccogliendo le istanze e le esigenze provenienti dalle varie Regioni italiane. Queste tappe itineranti vogliono essere un’occasione unica di ascolto e di confronto per rimarcare, ancora una volta, l’importanza di rilanciare l’occupazione partendo dalle necessità dei singoli territori, ponendo l’attenzione su temi centrali per l’Ugl come la sicurezza nei luoghi di lavoro e la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, come stabilito dall’articolo 46 della Costituzione”. Quella di Frosinone è stata la dodicesima tappa. Permangono, da tempo, in questa provincia situazioni di difficoltà e precarietà sotto il profilo occupazionale, aggravate da una realtà industriale e imprenditoriale che negli ultimi anni ha risentito una riduzione negli investimenti e, in molti casi, anche della delocalizzazione delle produzioni. A preoccupare in questo periodo è soprattutto Stellantis, che ha subìto una forte contrazione delle vendite e ha bisogno di ridisegnare il proprio futuro, a beneficio dei lavoratori del comparto ma anche delle aziende dell’indotto. “La provincia di Frosinone è un territorio che accoglie importanti eccellenze in diversi settori – ha detto Enzo Valente segretario provinciale – dalla chimica alla logistica, alla cultura, che dobbiamo assolutamente tutelare.