A FROSINONE LA TARI DECRESCE

In 5 anni, la Tassa sui Rifiuti (Tari), è aumentata mediamente del 2,4%, mentre nell’ultimo anno l’aumento è pari allo 0,8% sul 2019.

In valori assoluti le famiglie italiane verseranno, nel 2020, nelle casse comunali, in media 307 euro, a fronte dei 304 del 2019 e dei 299 versati nel 2016. È quanto scaturisce dallo studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della UIL che ha elaborato i costi in 105 città capoluogo di provincia. Il campione si riferisce ad una famiglia composta da quattro componenti con una casa di 80 mq.

Nelle città in cui è in vigore la tariffa puntuale (Tarip) si è fatto riferimento agli “svuotamenti minimi” e le tariffe sono comprensive dell’IVA al 10%. Negli ultimi cinque anni a Frosinone si registra una delle percentuali più alte di diminuzione della TARI, con il 16,6%. Solo Potenza, in Italia, ha fatto registrare una percentuale di diminuzione più alta con ben 46,2%.

Questo ottimo risultato si deve certamente al potenziamento della raccolta differenziata che negli anni è divenuta man mano più efficace, facendo risparmiare ai cittadini ciociari mediamente più di 70 euro. Nel resto della Regione, Latina è il capoluogo che ha incremento maggiormente le tariffe nell’ultimo anno (7,2%) mentre Viterbo è la quinta città italiana che ha alzato maggiormente in percentuale il costo della Tari negli ultimi cinque anni, con un aumento del 20,6%, passando da una media di 223 euro a famiglia nel 2016 a poco più di 269 euro.

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