IL LAZIO A RISCHIO ZONA ARANCIONE

Il virus circola ancora troppo velocemente e la crescita dei contagiati lo dimostra senza ombra di dubbio. È necessario ancora mantenere il più stretto rigore nei comportamenti. Si attende nelle prossime ore il nuovo monitoraggio dell’istituto superiore di sanità e solo allora si saprà se la regione Lazio si colorerà di arancione. Il rischio è alto perché cresce l’indice Rt, nell’ultimo monitoraggio si attesta al valore di 0,98. Cresce anche l’occupazione delle terapie intensive. Nelle ultime ore su 13 mila tamponi e oltre 20 mila antigenici sono stati registrati 1.702 casi positivi, 22 decessi e 1.426 pazienti guariti. Una curva decisamente in ascesa, per la cui risalita preoccupano e non poco le varianti brasiliana e inglese, che hanno un maggiore tasso di contagiosità. Per ora tutte le aree a maggior rischio sono state “circoscritte chirurgicamente” come spiega l’epidemiologo molecolare Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico. Come la zona di Frosinone, diventata zona rossa in attesa che si sgonfi il focolaio epidemico.

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