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Cassino, in piazza a difesa dell’ambiente



Non c’è tempo da perdere, la salute dei cittadini deve essere una priorità. L’inquinamento delle acque e dei terreni nella zona industriale di Cassino, ai confini con i comuni di Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano è cosa accertata da ormai diversi anni.
Hanno incrementato la preoccupazione dei residenti gli ultimi fatti di cronaca, i carabinieri forestali di Frosinone hanno eseguito il 23 settembre scorso, alcune misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Cassino. I vertici del depuratore Cosilam di Villa Santa Lucia sono tutti accusati di inquinamento ambientale. Il fiume vicino all’impianto era pieno di melma e liquami. I dirigenti sapevano e nessuno ha fatto nulla per fermare ciò che ormai era sotto gli occhi di tutti. La zona del depuratore di Cassino e gran parte del Rio Poppeto era ricoperto da schiuma maleodorante e nauseabonda.
Mentre nella piazza antistante il municipio di Cassino era in corso il sit in, nella sala Restagno il consiglio comunale, un dibattito vivace e le voci di partecipanti erano udibili con chiarezza in piazza. Sotto accusa il cattivo funzionamento del depuratore.
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