SABAUDIA: INCENDIO LOCALE, QUATTRO ARRESTI

Sono stati arrestati esecutori e mandanti dell’incendio dello stabilimento balneare sul lungomare di Sabaudia. Un gesto che scaturì da screzi sorti con i titolari di altra attività di noleggio ombrelloni. Quattro gli arresti a Sabaudia, due donne e due uomini ritenuti a vario titolo i mandanti e gli esecutori del rogo avvenuto tra il 5 e il 6 gennaio di quest’anno. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e da Daniela Monsurrò, hanno consentito di ricostruire l’evento che ha coinvolto lo stabilimento Dune 31.5.  Nel corso di un primo sopralluogo nella struttura andata a fuoco hanno verificato che anche l’impianto di allarme e il sistema di videosorveglianza erano andati distrutti nel corso dell’incendio e le indagini si sono concentrate dunque sull’area interessata e sulla zona limitrofa al rogo, dove è stata infatti rinvenuta una bottiglia contenente dei residui di liquido infiammabile, su cui i carabinieri hanno immediatamente iniziato a lavorare. I sospetti si sono concentrati su un’attività di noleggio di sdraio e ombrelloni che era cessata per le ripetute violazioni accertate dai carabinieri forestali e che era stata recentemente riaperta in un’altra zona del lungomare di Sabaudia, i cui titolari avevano avuto screzi proprio con i destinatari dell’attentato incendiario. I mandanti sono stati posti ai domiciliari mentre gli esecutori sono finiti in carcere. Sull’operazione dei carabinieri è intervenuto anche il sindaco Alberto Mosca che si è complimentato con i carabinieri della locale stazione evidenziando l’elevata competenza professionale e non comune capacità investigativa. Il Comune di Sabaudia, ha detto il sindaco, procederà a verificare se tra i quattro arrestati figurano persone, a vario titolo, titolari di concessioni demaniali.

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