A Gaeta proseguono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. In questi giorni vanno avanti gli scavi anche nell’area immediatamente adiacente l’ex vetreria Avir. Nella mattinata di giovedì le ruspe hanno portato alla luce un ordigno quasi sicuramente risalente alla seconda guerra mondiale. Anche Gaeta fu occupata daI tedeschi e liberata il 19 maggio del 1944. Un conflitto che aveva fortemente provato la popolazione della città pontina e quando a Gaeta si seppe dell’armistizio, i tedeschi che la occupavano, per paura di una rappresaglia, disarmarono e arrestarono molti soldati italiani; cominciarono a compiere opere di sabotaggio nel timore di uno sbarco. L’ordigno incute timore nei cittadini, è stata subito messa in sicurezza l’intera area, sono state chiuse tutte le vie di accesso al sito, anche la vicina chiesa di San Paolo. Solo dall’intervento degli artificieri si potrà conosce la reale tipologia dell’ordigno che dopo prime sommarie valutazioni sembrerebbe essere una mina antiuomo.
In via precauzionale è stata disposta anche la temporanea chiusura delle scuole presenti nelle vicinanze come l’istituto nautico Caboto e il liceo scientifico Fermi.