PENITENZIARIA LAZIALE, NOTEVOLI CRITICITÀ





Perplessità per quanto sta accadendo, anche, nella Regione Lazio nei 14 istituti penitenziari  dove al personale di Polizia Penitenziaria, che  non possiede la certificazione mediante Gren Pass,   viene assegnato un pasto take away , senza però prevedere un luogo idoneo dove tale personale può permettersi la consumazione del pasto.
 
Fns Cisl denuncia  che le rappresentanze sindacali non risultano essere state coinvolte , poichè i contratti e le normative vigenti prevedono incontri  sul benessere del personale ed anche sulle mensa obbligatoria di servizio, ma si è preferito agire in un modo alquanto discutibile , unilaterale, impedendo la possibilità di  congedere , almeno in una prima fase temporanea e quindi momentaneamente,  dei  buoni pasti,  data la percentuale minima del personale sprovvisto di green pass.
 
È notorio, sostengono dal sindacato, che le occasioni di contatto, anche prolungato, non siano riscontrabili soltanto nei locali adibiti a mensa di servizio, ma soprattutto nei luoghi abituali di lavoro, nelle camerate, negli alloggi di servizio e, non da ultimo, nei penitenziari sovraffollati- ma qui , invece, si fa finta che ciò sia  tutto possibile mentre in mensa no.
 
Il sindacato ritiene importante  ricercare quel contemperamento delle esigenze rappresentate con il fine di salvaguardare, prioritariamente, la salute pubblica, ma anche il diritto e la dignità dei singoli operatori che, come è noto, operano in un regime di specificità di status e d’impiego, non di rado per far fronte ad esigenze imprevedibili e con orari certamente non programmabili.  
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