PATTO TERRITORIALE CONTRO LE POVERTÀ EDUCATIVE

È stato firmato il Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative nella provincia di Latina. Un risultato importante, frutto di un percorso costruito dai progetti sul territorio, che impegna d’ora in poi gli attori del territorio nella costruzione di una politica di contrasto alle povertà educative.

Il Patto ha, infatti, coinvolto numerosi Comuni, il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici ha impegnato l’istituzione provinciale a costruire una cornice nella quale trovare il denominatore comune del territorio per combattere attivamente le povertà educative.

Il Patto assume quale principio base il protagonismo, il coinvolgimento, la partecipazione attiva di bambini e bambine, ragazze e ragazzi e giovani in ogni processo che riguardi la loro educazione e formazione, proponendosi di sollecitare l’interlocuzione con le nuove generazioni, nelle forme e nei modi più opportuni all’interno della propria attività. In questo senso, con il Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative nella provincia di Latina, si intende la Comunità in senso dinamico, inclusiva e impegnata nella salvaguardia delle differenze, e si ribadisce il focus sul tema degli spazi educativi.

Il Patto intende costruire unacornice per i Comuni del territorio provinciale, affinché tutti i Patti educativi di Comunità che saranno stipulati dai singoli Comuni o attorno alle singole scuole possano usufruire di linee guida e buone prassi. Definendo modelli operativi innovativi e puntando su co-programmazione e co-progettazione, il Patto intende, insomma, lavorare per realizzare mutamenti permanenti nel contrasto alle povertà educative.

Sono arrivati anche da Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta per partecipare alla sgambettata che si è snodata sabato pomeriggio tra le contrade di Trivio, una delle frazioni collinari di Formia. Oltre settanta i partecipanti che si sono dati appuntamento nella piazzetta principale. Alle 18,30 tutti pronti al via, una camminata durata circa due ore respirando aria pura, facendo del bene al fisico. Guai però a chiamarla passeggiata.

Diversi sono stati i gruppi di camminatori che hanno partecipato con le direttive degli ambasciatori e delle ambasciatrici.

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