PADOVA: FRODE ALL’IVA NEL COMMERCIO DI MATERIALE ELETTRICO

Un’attività che si è sviluppata mediante la consultazione delle banche dati, accurate indagini finanziarie, diverse perquisizioni eseguite a Padova, Latina e Pomezia nonché l’esame del materiale informatico sottoposto a sequestro, consentendo di fornire all’Autorità giudiziaria un solido quadro probatorio in ordine all’esistenza di un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, emesse e ricevute da una società di Padova poi trasferitasi a Treviso, amministrata da un soggetto con precedenti di polizia per reati tributari, che risultava avere un unico fornitore estero di origine slovacca e un unico cliente italiano con sede a Latina.

Da qui è scattata l’ordinanza, emessa dal Tribunale di Treviso, che disponeva il sequestro preventivo, anche per equivalente, fino a concorrenza di quasi 600 mila euro, di beni e disponibilità finanziarie nella disponibilità di due società e dei relativi amministratori, artefici di una frode all’I.V.A..

In sintesi, l’intervento dei militari del Gruppo di Padova ha permesso di disarticolare un meccanismo fraudolento, teso ad alterare il mercato del commercio dei prodotti elettrici, che venivano posti in vendita a prezzi oltremodo competitivi, grazie alla sistematica evasione dell’I.V.A. gravante sulle operazioni commerciali poste in essere, così generando fenomeni di distorsione della concorrenza.

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