Nonna Rocca chiede una casa

Oggi nonna Rocca chiede soltanto tranquillità e un tetto sotto cui dormire. È la nonna del piccolo Gabriel ucciso a Piedimonte San Germano, il 17 aprile del 2019, quando aveva soli due anni e mezzo davanti casa dagli stessi genitori. Nonna Rocca ora vive insieme al figlio disabile e non ha ancora una casa perché quella di Piedimonte San Germano, in località Volla, è ancora sotto sequestro e ci vorrà ancora tanto per riaverla disponibile. Nei giorni intorno Capodanno è stata costretta a dormire nella sala d’aspetto della stazione di Cassino.

Vive di una piccola pensione e dell’accompagno del figlio, per qualche ora è stata accolta nella canonica della parrocchia di Sant’Antonio a Cassino, dove ha potuto consumare un pasto caldo grazie alla generosità di don Benedetto Minchella e padre Francesco Vennitti.

Nonna Rocca, dal giorno dell’omicidio del suo nipotino Gabriel, avvenuto per mano della figlia Donatella Di Bona, che ha confessato tutto, vive con l’aiuto di molti che le vogliono bene. Confessa che non vuole più far ritorno nell’abitazione di località Volla perché i ricordi sono troppi.

 Rocca ed il figlio Luciano stanno vivendo un momento di grande difficoltà,  una situazione che non può passare inosservata soprattutto per la tristezza ed il dolore che da oramai tre anni accompagnano Rocca e Luciano ogni istante della loro esistenza.

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