NASCE LA PRIMA RETE MONDIALE DEI MERCATI CONTADINI





Nasce la prima rete mondiale dei Farmers Market. Una grandissima opportunità per i popoli, per il cibo e contro lo spreco. Una nuova iniziativa e una nuova opportunità per gli agricoltori di tutto il mondo. Lo ha annunciato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, a margine della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, che ha visto la partecipazione di agricoltori provenienti da diversi continenti con i loro prodotti esposti al mercato di Campagna Amica in via di San Teodoro a Roma. Numerosi i prodotti salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di contadini in mostra al primo mercato global della Coldiretti. 
“Un’iniziativa che nasce per risponderealla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori – aggiunge Granieri – e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo, dove la povertà alimentare cresce del 15% a causa dell’emergenza sanitaria”. 
L’Italia è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica, per un fatturato nazionale della filiera corta con vendita diretta che raggiunge i 6 miliardi di euro all’anno. La spesa media nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è passata nel 2020 da 27 euro a 34 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, arrivando a rappresentare oltre un terzo della spesa alimentare totale tra coloro che frequentano i farmers market.
“Prodotti che svolgono anche una funzione ambientale”, aggiunge il presidente Granieri, come il miele city bee danese, che nasce sui tetti di Copenaghen e aiuta il verde urbano e la biodiversità con la vitale azione impollinatrice delle api. Un miele assolutamente privo di contaminanti, naturale al 100%, oppure come il sidro danese detto anche sidro antispreco, perché ottenuto da ben 5 milioni di chili di mele che cadono dagli alberi e vengono abbandonate.
“I mercati contadini – continua Granieri – con la vendita diretta, sostengono i redditi degli agricoltori, che sono tra le categorie più povere del pianeta e garantiscono ai consumatori la possibilità di acquistare al giusto prezzo cibo sano.
 
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