“Molise criminale”

Nicchie di illegalità sparse un po’ a macchia di leopardo potremmo dire ovunque. A volte supportate dai comportamenti della classe politica che alimenta quel sistema clientelare che porta i cittadini e le imprese a non avere gli stessi diritti. Il libro inchiesta di Giovanni Mancinone è stato presentato anche ad Isernia. Nel capoluogo molisano non si spara, non si uccide, ma vige un sistema che penalizza le aziende e le famiglie che con dignità chiedono diritti e non raccomandazioni. Mancinone comincia così a raccontare il suo “Molise criminale” ad Isernia. Un tour che il giornalista già vice caporedattore del tg3 Molise ha iniziato dalla pubblicazione del suo lavoro di ricerca edito da Rubbettino Editore, raccontando la cronaca giudiziaria in questo libro inchiesta che mette in luce un’altra faccia della regione. Ad Isernia i partecipanti hanno posto domande al giornalista, domande che hanno consentito di far emergere importanti particolari sconosciuti ai più. L’ex ispettore di polizia di Campobasso Mario Luzzi si è soffermato sul delicato lavoro di indagini condotto negli anni e scrupolosamente raccontato nel testo.  L’assessore alla cultura del comune di Isernia che ha patrocinato l’evento, Luca De Martino ha parlato dell’importanza per le amministrazioni locali di stimolare il confronto sui temi della legalità. Leggendo “Molise criminale” è possibile apprezzare il meticoloso lavoro di ricostruzione della cronaca giudiziaria molisana fatta in un quarantennio di attività professionale.  

Articolo precedenteArmi e droga, sette arresti
Articolo successivo“Natale in grotta”