Un percorso di panchine parlantiper ricordare le vittime degli stupri di guerra avvenuti sul territorio di Esperia e in tutto il basso Lazio nel maggio del 1944, da parte dei Goumiers, truppe coloniali del Corpo di spedizione francese in Italia. La liberazione tanto agognata si trasforma in un incubo di violenza sfrenata e incontrollata.
Migliaia di stupri ai danni soprattutto di donne, ma anche bambini, anziani, uomini. In un’epoca in cui lo stupro era reato contro la morale e non contro la persona.
Scendevano dalla montagna come formiche. In tre giorni fecero l’inferno, si racconta. Si sentivano strilli e lamenti ovunque. La gente aspettava i liberatori invece arrivarono i diavoli. Il GIARDINO DELLA MEMORIA è uno spazio di inno alla vita, di rinascita e consapevolezza a partire dalla storia di un’intera comunità.
Il percorso di panchine parlanti fino al giardino rappresenta in qualche modo l’idea di prendersi una pausa, di ascoltare una storia immersi in un luogo che fu teatro di guerra. “Panchine parlanti” su cui il visitatore si siede e scansionando con il proprio cellulare il QR_CODE, può ascoltare le voci, le tracce, le memorie delle violenze di guerra, che ad Esperia, come in tanti altri tempi e paesi del mondo, hanno sempre travolto la vita di tantissime persone.
Infine due pannelli esplicativi e fotografici, posizionati nel Giardino, uno presenta il contesto storico e l’altro mette il fuoco sulle Donne protagoniste.
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