Isernia, morto l’ex procuratore di Cassino Mercone




È stato conosciuto dal grande pubblico per la sua attività di procuratore capo di Cassino, dall’arresto di Angelo Izzo alle indagini su Serena Mollicone e Gilberta Palleschi. Una grave malattia lo ha spento nella sua abitazione di Isernia dove viveva con la famiglia. È stato ai vertici della procura di Cassino fino al febbraio del 2015.  Una vita tutta spesa nella magistratura, dove aveva colto importanti risultati come pubblico ministero. Mario Mercone, 81 anni, nato a Pignataro Maggiore (Caserta) era stato procuratore capo di Campobasso e poi di Cassino. Il magistrato, alla guida della procura laziale dopo aver diretto la Procura di Campobasso, aveva coordinato le indagini sull’efferato delitto di Gilberta Palleschi, l’insegnate di Sora uccisa dal mostro del Fibreno nel 2014. Poi aveva indagato i componenti della famiglia Mottola, oggi sotto processo per l’omicidio Mollicone, nella caserma di Arce. Il procuratore Mercone aveva ordinato anche l’arresto del sanguinario Angelo Izzo, accusato del duplice omicidio a Ferrazzano di una ragazza di 15 anni e di sua madre. A Cassino aveva incriminato Tonino Cianfarani, il manovale di Sora che massacrò e poi murò in una cantina la povera Samanta Fava. Negli anni Sessanta/Novanta il dottor Mercone era stato pubblico ministero a Isernia, braccio destro del procuratore Beniamino Fagnani, distinguendosi per l’acume investigativo che aveva come dote innata, oltre alla profonda conoscenza della procedura penale.
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