Era attesa da più di un mese la sentenza per Donatella Di Bona, madre del piccolo Gabriel ucciso davanti casa nel 2019 in località Volla a Piedimonte San Germano nel frusinate. La sentenza è stata emessa nelle scorse ore, sedici anni di reclusione per mamma Donatella. La corte d’Assise di Roma ha così’ accolto la tesi difensiva degli avvocati Chiara Cucchi e Lorenzo Prospero. Era stata condannata in primo grado a 24 anni e con rito abbreviato, le attenuanti sono state ritenute equiparabili alle aggravanti facendo così scendere la pena a 16 anni. Mamma Donatella fu arrestata con il compagno Nicola Feroleto, padre di Gabriel ucciso a soli due anni e mezzo il 17 aprile del 2019. Inizialmente la madre aveva dichiarato che il bambino era stato investito da un’auto, ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno visto sin da subito che il piccolo non presentava ferite compatibili con un incidente stradale. Donatella Di Bona ha confessato dopo ore di interrogatorio: ma nella sua confessione ha dichiarato di non aver ucciso il piccolo Gabriel da sola, ma insieme all’ex, che avrebbe poi gettato il corpo del piccolo tra i rovi. Secondo quanto dichiarato dalla donna, Gabriel sarebbe stato ucciso perché continuava a piangere, ‘disturbando’ la loro intimità.
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