CHIUSURA DEL PONTE DI MAIANO, I DISAGI


A poco più di 15 giorni dalla repentina chiusura del ponte di Maiano per motivi di sicurezza e del tratto della strada provinciale 129 i disagi dei cittadini e degli operatori economici della zona diventano sempre più pesanti. Il provvedimento si è reso necessario perché le ispezioni effettuate sulla struttura hanno evidenziato numerose criticità, sarebbero presenti gravi ed estesi scartellamenti dell’intradosso della trave di bordo lato valle, della scarpata centrale con espulsione di rilevanti porzioni di copriferro e corrosione dei fili di precompressione che in qualche caso risultano completamente ossidati. Il timore è che si possa anche verificare una improvvisa rottura della trave di valle.  

Un’arteria importante per l’intero comprensorio soprattutto per le attività commerciali.

I tempi si preannunciano non immediati e servono subito soluzioni alternative.

È stato costruito nella prima metà degli anni cinquanta dal Consorzio di bonifica di Sessa Aurunca, ora ha bisogno di una importante azione di manutenzione. Bisogna però fare presto perché già ora i disagi sociali sono notevoli.

Due comunità, quella laziale e campana che nel tempo hanno avuto modo di intrecciare rapporti commerciali, professionali e familiari.

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