Ambiente, il surriscaldamento del Mediterraneo


Eventi meteo estremi che si verificano sempre con maggior frequenza. È solo di qualche giorno fa la notizia della bomba d’acqua che ha colpito il sud pontino causando danni ingenti nel territorio del comune di Itri. Gli scienziati non hanno più dubbi, bisogna fare presto prima che la situazione diventi irreversibile. Limitare il surriscaldamento della superficie terrestre mari compresi. Già le prime avvisaglie di un cambiamento radicale del clima sul nostro globo sono sotto gli occhi di tutti. Ha incuriosito l’opinione pubblica il formarsi di un ciclone Mediterraneo una decina di giorni fa. Lo scenario il tratto di mare compreso tra il canale di Sicilia, il mar Ionio e il mar Libico. Eccolo, si distingue nettamente l’occhio del ciclone che si è formato sul mare in poche ore puntando verso la Sicilia per poi deviare, fortunatamente verso il Mediterraneo orientale esaurendosi. Il fenomeno, insolito per le nostre latitudini, è stato generato dal contrasto tra l’aria continentale e più fresca proveniente dai balcani e la superficie marina che, in quei giorni, risultava essere più calda di circa otto gradi superiore alla media del periodo. Un uragano di categoria 1, con venti fino a 150 chilometri orari, frutto del fenomeno della tropicalizzazione del Mediterraneo.
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