Nel cassinate è intervenuta l’Antimafia di Roma a seguito della conclusione di indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cassino e dai carabinieri della compagnia della stessa città. Indagini che hanno permesso di accertare la provenienza illecita del patrimonio di una famiglia rom i cui componenti sono tutti presenti in un contesto associativo dedito allo spaccio di stupefacenti, all’usura, alle estorsioni e all’intestazione fittizia di beni. Un milione e mezzo il valore dei beni confiscati. In tutto nove i soggetti coinvolti già noti alle forze dell’ordine. Un duro colpo inflitto al sodalizio reso possibile grazie alla stretta collaborazione delle forze dell’ordine impegnate in due distinte indagini condotte negli ultimi cinque anni che hanno consentito di far luce su attività di spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia di beni, estorsioni e usura. Una compagine criminosa che ha accumulato nel tempo ingenti patrimoni. Sei terreni, sei fabbricati, dodici immobili dislocati tra il cassinate e la regione Abruzzo. La Direzione Investigativa Antimafia ha reso così esecutivo un provvedimento richiesto dalle Procure di Cassino e Roma.
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