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UCRAINA: DRAGHI SENTE PUTIN, NESSUN SPIRAGLIO DI PACE

Conferenza stampa di una decina di minuti per il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Diversi i temi trattati da Draghi che si è detto provato da una giornata ricca di appuntamenti, ad iniziare dall’incontro con il presidente algerino durante il quale “sono stati firmati molti accordi e si sono esaminati un lungo elenco di progetti che si possono intraprendere insieme”. Una collaborazione che “prevede una serie di opportunità per le società del nostro paese e una grande apertura del presidente algerino per una cooperazione molto più estesa che in passato”, ha spiegato. Nel pomeriggio invece Draghi ha telefonato a Putin per tentare di trovare una soluzione per sbloccare il grano che oggi è nei depositi ucraini: “la crisi alimentare in alcuni paesi è già presente e avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili”.
Necessario per Draghi avviare una collaborazione Russia-Ucraina sullo sblocco dei porti nel Mar Nero, dove ci sono molti milioni di tonnellate di grano ferme. Una soluzione che secondo Putin non è sufficiente per risolvere la crisi alimentare perché il fabbisogno è molto più alto. Il presidente russo ha ricordato inoltre al presidente Draghi che “ritiene che la colpa sia delle sanzioni perché impediscono alla Russia potrebbe esportare il grano”.”Io – ha aggiunto Draghi – ho chiesto di procedere con lo sblocco. Si rischia che questi depositi vadano a male e che marciscano. Secondo Putin i porti sono bloccati perché sono minati dagli ucraini, che però li minano per impedire ai russi di attaccare. Ho chiesto collaborazione a sminare questi porti e perché non ci siano attacchi una volta sminati”.

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