TRUFFA DEGLI INTERVENTI CHIRURGICI FALSI

Malato di Covid piange

Un intervento di rinoplastica che è costato la morte ad una ragazza di 21 anni di Lamezia Terme. In quel periodo, parliamo del giugno 2019, fu presa di mira la clinica Casa del Sole di Formia. Maria Chiara Mete aveva deciso di sottoporsi all’intervento per correggere alcune imperfezioni al naso. Non fu l’unico paziente ad avere avuto problemi tanto che il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Alfredo Mattei ha aperto una maxi inchiesta. Il sospetto degli inquirenti è quello che alla struttura sanitaria siano stati rimborsati dal servizio sanitario regionale un lungo elenco di interventi in realtà mai eseguiti e che vi siano un’altra serie di problemi su cui stanno indagando i carabinieri del Nas di Latina. Numerose sono state le denunce in merito a fatti definiti poco chiari. Sembrerebbe che i dati di numerosi pazienti che si sono recati presso la clinica per effettuare degli esami, siano stati acquisiti anche per richiedere rimborsi sostenendo che tali pazienti sarebbero stati ricoverati anche per più giorni, mentre in realtà non avrebbero mai occupato un letto e, effettuato l’accertamento richiesto, insomma sarebbe tornati a casa. Visite ambulatoriali spacciate insomma per ricoveri ospedalieri, con spese notevoli sostenute dal servizio sanitario. I casi sospetti sarebbero troppi spingendo i carabinieri del Nas a contattare direttamente i pazienti.  Le indagini sono anche rivolte al possibile utilizzo di farmaci scaduti e sulle condizioni igienico sanitarie. L’inchiesta si collega anche a quella aperta dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, che lo scorso anno ha indagato lo stesso Costa, nell’ambito delle indagini sul dott. Francesco Salzano, un professore universitario e primario del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale salernitano “Gaetano Fucito” di Mercato San Severino, ritenuto insieme a una caposala responsabile di truffa, falso, abuso d’ufficio e peculato.

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