Trasporto non tradizionale per la Macchina di Santa Rosa a Viterbo. Portato a spalla dai facchini, il grandioso campanile ha attraversato il centro storico del capoluogo con l’illuminazione pubblica accesa. La particolarità dell’evento è stata giustificata per garantire la sicurezza delle migliaia di partecipanti all’evento. Un blitz che è stato reso noto dopo qualche ora ossia quello che ha portato all’arresto di due uomini di origini turche, trovati in possesso di armi automatiche e ordigni esplosivi. Scattate immediatamente le indagini che sembrerebbero affermare il collegamenti dei due a un boss della mafia turca. I due uomini sono stati sorpresi all’interno di un bed & breakfast situato proprio nel centro storico di Viterbo. Cosa ci facessero i due in quel posto è al vaglio degli uomini delle forze dell’ordine. Molti cittadini di Viterbo, fedeli alla tradizione, hanno espresso contrarietà al fatto di lasciare accese le luci dei lampioni. La serata è terminata senza criticità. Una tradizione che si rinnova nei secoli spinta dalla fede ma anche dalla volontà di conservare un evento molto sentito non solo dai cittadini viterbesi e che attrae gente da ogni parte d’Italia, il tutto poggia sulle spalle, è proprio il caso di dirlo, dei facchini, incitati su tutto il difficile percorso. Il B&B in cui erano i due cittadini turchi è posizionato proprio alla fine del percorso della Macchina. Continuano le indagini degli uomini della Digos. All’evento erano presenti il vice premier Antonio Tajani, il ministro alla cultura Giuli, Arianna Meloni e il deputato Rotelli. Per loro è scattato un piano di protezione. Sono stati anche impiegati i cani antibomba e i Nocs ossia i cecchini posizionati sui tetti.