Uno sciopero che può davvero mettere in ginocchio il Paese. Scatterà lunedì prossimo e le previsioni non sono davvero rosee. Il caro carburante si fa sentire e i camionisti sono pronti a incrociare le braccia in segno di protesta contro gli aumenti considerevoli degli ultimi giorni di benzina, diesel e metano. Il costo dei carburanti ormai è diventato insostenibile per le società di trasporto che sospenderanno tutti i servizi. Un settore già messo in ginocchio da qualche settimana. I disagi che la protesta provocherà senza dubbio su tutta l’economia saranno pesanti. A rischio gli scaffali dei supermercati che non potranno essere riforniti anche di beni di prima necessità. Sulle tasche degli autotrasportatori non pesano solo i rincari dei carburanti ma anche l’impennata dei costi delle materie prime e della manutenzione dei mezzi. Nonostante il malcontento diffuso, però, si lavora per evitare che gli autotrasportatori si possano fermare. Trasportounito precisa come non si tratti di uno sciopero né di una rivendicazione specifica, bensì di un’iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore. In questa fase è necessario tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire.
