STILATO IL CONTRATTO SANITÀ

Un aumento medio mensile di 172 euro per 13 mensilità e novità per migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare le competenze professionali. Questi i punti cardine del contratto che è stato siglato nel comparto della sanità. Si indicano poi le sperimentazioni innovative come quella delle ferie fruibili ad ore e le ‘ferie solidali’ estese, ovvero la possibilità di cederle anche per assistere parenti di primo grado e non solo i figli come in precedenza. La pre-intesa  per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale per il triennio 2022-2024. Si tratta di 1,5 miliardi, più altre risorse stanziate per i pronto soccorso e le indennità di specificità per un totale di 1,7 miliardi di euro. L’accordo è stato raggiunto con la firma dei sindacati Nursind, Cisl Fp, Fials e Nursing up, inizialmente contrario. Non hanno invece siglato la pre-intesa la Cgil e la Uil. I lavoratori aspettavano da tempo la conclusione delle trattative e finalmente potranno beneficiare non solo degli incrementi salariali ma anche delle nuove tutele previste dal contratto. Il Governo ha già garantito le risorse necessarie per il rinnovo 2025-2027.  L’accordo è definito “utile, equilibrato e orientato al futuro. Ora si potrà avviare con maggiore serenità anche la prossima fase per il rinnovo 2025-2027”. Nel contratto c’è anche la valorizzazione delle prestazioni aggiuntive a 50€/ora, l’aumento degli incarichi fino a 1.500 euro, l’estensione delle ferie solidali e la previsione del buono pasto per chi lavora in smart working. Prevista poi l’equiparazione economica delle ostetriche agli infermieri. Per entrambe le figure l’aumento contrattuale mensile lordo è di 150 euro a cui vanno aggiunti per il personale del pronto soccorso altri 175 milioni da distribuire con accordi regionali. Si dissociano invece Fp Cgil e Uil Fpl, che non hanno firmato confermando una posizione di rottura: “Chi firma senza risorse si assume la responsabilità di svendere 580.000 professionisti”, affermano i due sindacati esprimendo “profondo sconcerto e indignazione” ed annunciando ulteriori mobilitazioni.

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