STELLANTIS, ANCORA UN FERMO PRODUTTIVO

Ormai è diventata una normalità tuona il segretario provinciale Uilm Frosinone Gennaro D’Avino. Si la normalità di stare chiusi, di non produrre, di lasciare a casa numerosi lavoratori del Cassino Plant di Stellantis. Già vi avevamo parlato del fermo produttivo della prima settimana di luglio, l’ennesimo, oggi arriva la notizia che Stellantis ha deciso di lasciare nuovamente i cancelli chiusi da lunedì 7 luglio e fino a venerdì 11 compreso, per montaggio, lastratura e verniciatura. Naturalmente resteranno chiusi i comparti collegati ad essi.

La cassa integrazione non è più uno strumento: è diventata quindi la normalità, chiaramente non accettata dalle maestranze.  Non si vive con 900 euro al mese, non si vive nell’incertezza, non si costruisce un futuro sapendo che ogni settimana può essere l’ultima.Cassino Plant è di nuovo costretto a rallentare, ma la verità è che chi sta pagando questa crisi è sempre e solo chi lavora.

Turni cancellati, cassa integrazione, incertezze quotidiane. Nessuna chiarezza, nessun confronto serio, nessuna strategia di rilancio. Da mesi il sindacato denuncia una gestione che scarica tutto il peso sui lavoratori, mentre continuano a mancare investimenti concreti e una vera politica industriale. Un futuro sempre rinviato a data da destinarsi, non si può vivere alla giornata con la spada di Damocle dell’incertezza costantemente sulla testa.

Cassino ha bisogno di risposte, non di annunci.

Ha bisogno di modelli da produrre, di volumi certi, di scelte industriali chiare.

Le lavoratrici e i lavoratori meritano rispetto, non l’umiliazione continua della cassa integrazione e il disinteresse delle istituzioni.

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