CAMPANE IN CONCERTO E IL BRONZO DEL 1321 DELLA CATTEDRALE DI SORA: è il nuovo appuntamento dantesco per iniziativa del Centro di Studi Sorani Vincenzo Patriarca Aps, con il patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (avvenuta a Ravenna la notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), il patrocinio onorifico del Comune di Sora e l’adesione del Vescovo diocesano mons. Gerardo Antonazzo. La manifestazione avrà luogo lunedì 13 settembre 2021, con inizio alle ore 18,30, nel cortile dell’Episcopio (in caso di pioggia, nella Cattedrale S. Maria Assunta, grazie alla generosa collaborazione del parroco mons. Ruggero Martini). La Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone ha messo a disposizione il Tintinnabulum, singolare e suggestivo concerto di campane. Musiche medievali e melodie gregoriane saranno eseguite dal maestro Giulio Costanzo, docente di strumenti a percussione e direttore dell’ensemble presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso, mentre lo scultore Ettore Marinelli, laureato con lode all’Accademia di Belle Arti di Napoli, modellerà un busto in argilla del Sommo Poeta. Protagonista sarà il bronzo che dal 1321, in mera coincidenza storica con l’anno della morte di Dante, diffonde il suo suono dal campanile della Cattedrale di Sora. Sarà infatti presentato il libro SQUILLA DI LONTANO. Il paesaggio sonoro di Firenze, Verona, Ravenna e Sora al tempo di Dante, opera del prof. Giuseppe D’Onorio, storico tra i maggiori esperti di campane in Italia, socio e membro del direttivo del Centro di Studi Sorani. Del libro parleranno il ricercatore fiorentino Sauro Cantini e lo stesso autore, introdotti dalla lettura e dal commento di passi della Commedia a cura del prof. Marcello Carlino, docente per molti anni alla Sapienza di Roma, critico letterario, socio e membro del direttivo del Centro di Studi Sorani, autore dei primi cinque saggi della collana “Verso il settimo centenario (1321-2021) – Cinque anni con Dante”, pubblicati dal 2017 al 2021. È stata infatti l’immagine della campana sorana del 1321 a dare il “La” alle numerose iniziative promosse in questo periodo.
«Il saggio di Giuseppe d’Onorio – scrive il preside Luigi Gulia – ci dà conto del suono pulsante a longe “che paia il giorno pianger che si more” (Purg., VIII, 6). La campana evoca quel paesaggio sonoro che fu familiare al Sommo Poeta, in patria e nelle città che lo accolsero esule senza ritorno e dove, sul far della sera, “novo peregrin d’amore”, provò la nostalgica melanconia dei naviganti». Tra le curiosità storiche del libro c’è da segnalare che su una campana della chiesa maggiore di Gemona del Friuli del 1423 sono fusi i versi iniziali della preghiera alla Vergine del canto XXXIII del Paradiso, il più antico codice in bronzo della Commedia; ed inoltre, nel 1921, nella ricorrenza del sesto centenario dantesco, il Comune di Sora aderì con i Comuni d’Italia all’iniziativa della fusione di una campana commemorativa promossa dalla città di Ravenna. La dottoressa Flavia Virilli, assessore alla cultura del Comune di Gemona, ha comunicato la propria partecipazione il prossimo 13 settembre. L’evento sarà presentato dalla dottoressa Ilaria Paolisso. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Nel rispetto della vigente normativa Covid-19 bisognerà essere muniti di mascherina e di green pass.