Roma, Bartolomeo espone allo stadio di Domiziano

“Archeologia della memoria” è l’ultimo impegno di Salvatore Bartolomeo. La mostra è stata allestita presso lo Stadio Domiziano di Roma trasformato nell’occasione, in uno spazio senza tempo, dove mondo antico e contemporaneo s’incontrano e coesistono, conducendo lo spettatore in un viaggio emotivo attraverso la memoria.

Archeologia della memoria presenta al pubblico venti opere, realizzate dall’artista tra gli anni ’80 e i giorni d’oggi, grazie alle quali è possibile ripercorre il suo originale percorso artistico. Attivo dalla metà degli anni ’70, Bartolomeo conduce da più di quarant’anni una coerente ricerca artistica attraverso il linguaggio espressivo dell’informale. Le sue opere, realizzate con la tecnica del collage, si presentano come rilievi di materia e colore consumati dal tempo, che rappresentano ‘luoghi della memoria’. Le opere in mostra si configurano, all’interno dello spazio dello Stadio di Domiziano, come degli ‘affreschi ritrovati’, che instaurano un dialogo tra il passato, in parte perduto, e il presente. Possiamo fare a meno della memoria e della storia? In che modo esse determinano il nostro presente e futuro? Questi sono i quesiti alla base della riflessione di Bartolomeo, che elegge il tempo a protagonista invisibile e silenzioso di tutta la sua ricerca artistica, concependo le sue opere come tessere di un unico grande ‘mosaico’ ad esso dedicato.

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