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RIPARTENZA DELLA SCUOLA TRA MILLE INCERTEZZE

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L’intesa raggiunta è un ulteriore tassello per garantire ad ogni studente di poter ritrovare i propri compagni, i propri docenti e la propria comunità. Lo stiamo facendo con azioni mirate, puntuali, rivolte ai soggetti più fragili. Queste le parole del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi dopo l’approvazione del protocollo d’intesa nella notte tra venerdì e sabato. Sindacati e ministero sembrano quindi aver trovato un accordo sul piano della sicurezza. L’obiettivo è quello di consentire ad alunni e docenti di iniziare l’anno scolastico in presenza. Temi da affrontare con urgenza sono quelli del distanziamento, i banchi saranno ad almeno un metro l’uno dall’altro e l’uso delle mascherine a partire dai sei anni. Si studiano soluzioni al problema delle classi numerose. Il ministro Bianchi ribadisce che l’unica via per evitare il nascere di focolai resta quella del vaccinarsi agevolando chi, per ovvi motivi, ora non può farlo come ad esempio donne incinta e in allattamento, per le quali ci potrebbe essere il rimborso del costo dei tamponi grazie ad un accordo tra la scuola e le asl di riferimento. L’associazione nazionale presidi non ha firmato l’accordo perché ritiene ci siano aspetti poco chiari. In sintesi non risulta essere chiara la modalità di individuazione del personale che ha diritto al rimborso del tampone. Intanto in provincia di Latina l’associazione “Comitato Nazionale per i diritti dei docenti e dei discenti”, è intenzionata a tutelare con l’ausilio di personale competente, gli interessi di tutto il personale scolastico. Questo significa che al di là del nome del Comitato, si difende la scuola. Si difendono tutti coloro che la frequentano. La presidente , la professoressa Maria Moschella, attualmente insegnante presso il Liceo Scientifico L. B. Alberti di Minturno, ha partorito l’idea dell’associazione dopo essere scesa in campo più volte , dall’ inizio della pandemia.

L’associazione vuole far conoscere le proprie perplessità in merito alla dad e al green pass, e , principalmente,  per evidenziare il disinteresse completo del governo nei confronti di una scuola abbandonata a se stessa.   

Un’equipe di esperti è già a lavoro per la difesa della libertà personale e per il diritto al lavoro. Anche Paola Guizzaro,  insegnante presso l’ istituto Comprensivo “Frezzotti-Corradini” di Latina, scende in campo per continuare a lottare.

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