PRIMO RAPPORTO SULLA DIFFERENZIATA DEL COMUNE DI FORMIA







Riciclaestate , la campagna di Legambiente Lazio con il contributo del  CONAI e il patrocinio della Regione Lazio per raccontare i numeri dell’economia circolare e le buone pratiche per il giusto conferimento dei rifiuti sul litorale nella stagione balneare che ha preso il via il 1 luglio sul litorale romano  è “ sbarcata”  anche sulla spiaggia di Vindicio a Formia presso il Lido Frungillo. È stata l’occasione per  presentare  per il comune di Formia  il “ Primo rapporto estivo dei rifiuti e raccolta differenziata “ che costituisce uno studio per  migliorare la raccolta e il riciclo dei materiali, come già avvenuto e avverrà  per le altre 24 località coinvolte dalla  iniziativa.“Dal rapporto sui rifiuti – riferisce Dino Zonfrillo presidente di Legambiente Sud Pontino che lo ha presentato – emerge che a Formia, una città di circa 40.000 abitanti, canale diretto con le isole pontine di Ponza e Ventotene, si è verificata una crescita della raccolta differenziata tra 2014 e 2016 che ha portato i dati al di sopra del 65%.  Cifra che era da raggiungere come obiettivo di legge entro il 2012. Conseguito questo traguardo, – aggiunge –  la percentuale si è stabilizzata nelle ultime quattro annualità a cui ha fatto seguito, con un automatismo consueto in queste situazioni, una discreta riduzione dei rifiuti totali prodotti conseguendo nel 2019 il premio di Comune RIciclone al terzo Ecoforum del Lazio. Le scelte messe in campo, tra cui da due anni il  plastic free e  le casette per l’acqua, per la riduzione  di materiali derivati dal fossile in favore di imballaggi e contenitori biocompatibili, e la prevista realizzazione di due compostiere di comunità e un impianto di compostaggio per la frazione della potatura del verde finanziato di recente  dalla Regione Lazio per un importo di 600 mila euro. È fondamentale la costruzione sul territorio di impianti per la biodigestione anaerobica. Quando tutti i comuni raggiungeranno questi livelli di differenziata,   dovranno dotarsi di tali impianti sui territori, grandi o piccoli ma sicuramente diffusi  a copertura totale delle necessità e che trasformino i rifiuti in risorsa la cui localizzazione dovrà avvenire con criteri di trasparenza e partecipazione democratica coinvolgendo anche cittadini ed associazioni.
 
 
 
 
 
 
 
 
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