PRIMA GIORNATA DI CHIUSURA

Prima giornata di chiusura totale per il Lazio. Si conferma in salita la curva dei contagi. Provvedimenti che sono necessari per raffreddare la crescita del numero dei nuovi contagi che si attestano di poco al di sotto delle 2.000 unità in tutta la regione Lazio. Aumentano ancora i ricoveri che ormai hanno superato quota 2200. Nel Lazio preoccupa molto la diffusione delle varianti. La regione, dice l’assessore D’Amato, è quella che è stata soggetta a limitazioni per minor tempo. Aspettiamo che arrivino più vaccini per accelerare nelle somministrazioni. Il Lazio è pronto a farne 60mila al giorno. Misure più stringenti quindi con scuole chiuse e didattica a distanza per gli studenti, nuove regole anche per ristoranti, bar, negozi e per gli spostamenti. Nelle regioni rosse sono vietati gli spostamenti da e verso altre regioni e anche all’interno del proprio comune se non per esigenze di lavoro, salute o situazioni di necessità. Bisognerà portare con se sempre l’autocertificazione. Si potrà raggiungere le seconde abitazioni anche fuori regione a patto che le stesse non siano abitate da altri. Sospesa la didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado. Sospese anche le attività di ristoranti, bar, pub, pasticcerie e gelaterie. Si potrà effettuare solo consegna degli alimenti a domicilio. Chiuse molte attività commerciali fatta eccezione di quelle che vendono generi alimentari, tabaccherie, edicole e farmacie. L’attività dei pubblici uffici si svolgerà in smart working. Si può svolgere attività sportiva all’aperto ma solo nei pressi della propria abitazione. Ancora un ulteriore sforzo da parte di tutti con la consapevolezza che sarà quasi sicuramente l’ultimo. Mentre un anno fa la lotta al virus si conduceva a colpi di lockdown totali e si combatteva a mani nude contro il covid, oggi sono disponibili i vaccini che, se il piano varato nei giorni scorsi sarà portato avanti secondo la pianificazione, consentiranno nei prossimi mesi, di vincere la guerra contro il covid 19.

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