PONZA: PREOCCUPAZIONE PER IL TRASPORTO CARBURANTI

C’è preoccupazione sull’isola di Ponza, il 15 settembre si avvicina, sarà il giorno che segnerà l’inizio del divieto
di trasportare, con le strutture navali attualmente operative dalla terraferma verso l’isola, autobotti contenenti carburante. Recependo una normativa comunitaria, che obbliga questo tipo di trasporto solo
con navi e predisposte allo scopo, il governo nazionale ne ha rigorosamente disposto l’applicazione su tutte le rotte marittime, invitando gli operatori del settore a dotare traghetti e altri strumenti di veicolazione merci via mare a quanto stabilito in sede europea. Non per nulla il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, nel vertice per la
sicurezza tenutosi sull’isola già a luglio, aveva  tempestivamente sollevato il problema, esternando al Prefetto di Latina il rischio che il rigoroso rispetto della data di inizio delle suddette norme potesse bloccare ogni attività sull’isola, qualora le compagnie che gestiscono
il servizio di linea non avessero provveduto a dotare i traghetti di tutto quanto richiesto dai nuovi regolamenti europei.  Il pericolo riguarderebbe, innanzi tutto, la centrale elettrica, funzionante a carburante, che si fermerebbe subito. Poi verrebbero a mancare i rifornimenti per i tre distributori del porto per le barche in transito e la nafta verde per l’attività dei pescherecci. Neanche limitati sarebbero i danni per il mondo della scuola.  

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