PONTECORVO: 72^ EDIZIONE DEL CARNEVALE

Un ritorno alla gloria di un tempo, così può essere definita la 72^ edizione del carnevale di Pontecorvo che, in un pomeriggio assolato e con temperature di molto al di sopra della norma, tanto da sembrare un pomeriggio di tarda privavera, ha raccolto migliaia di persone. Il pomeriggio è iniziato in piazza Giovanni Paolo II per chiudersi nel centro della cittadina del frusinate, in Piazza Porta Pia. Un evento che, ancora una volta, ha dato lustro a Pontecorvo.

In tutto quattro i carri in concorso che hanno sfilato insieme a centinaia di mascherine, tutte originali. Il corteo è stato  avviato dalla folk band Bella Napoli.

Il carnevale di Pontecorvo rappresenta l’evento più atteso e anche la 72^ edizione non ha deluso le aspettative. L’anno di nascita del carnevale pontecorvese è il 1952. Secondo quanto si racconta alcuni Pontecorvesi, in visita alla città di Napoli, acquistarono un pupazzo di cartapesta raffigurante un gigantesco elefante, Alicandro, con il quale fu realizzata la prima sfilata allegorica in Via XXIV Maggio. Questa prima iniziativa carnevalesca portava con sé la voglia di divertirsi e di festeggiare una ricorrenza che sembrava molto apprezzata dai cittadini pontecorvesi e così da allora si registrò una crescita costante delle iniziative fino a raggiungere un’importanza tale che fece del Carnevale l’evento più rilevante della città. Feste in costume, gruppi mascherati rappresentanti i più svariati temi carnevaleschi, iniziative fantasiose che nel tempo si sono consolidate divenendo eventi caratteristici dell’avvenimento, col passare del tempo, hanno arricchito e potenziato il Carnevale. Basti pensare al Festival dei bambini mascherati divenuto l’emblema del Giovedì Grasso oppure al successo del “Mazzamavere”, una delle maschere tipiche di questo carnevale. La leggenda che accompagna questo costume ne colloca la nascita al tempo in cui i Saraceni invasero il paese e venivano accolti dagli abitanti al grido di “Ammazza i mori” (da cui il nome Mazzamavere); la maschera consiste infatti in figure col viso tinto di nero e indossanti un lenzuolo bianco.

Un’altra figura classica della manifestazione è quella della Principessa, nata nel 1979 con l’intento di riproporre le grandi serate di ballo che si organizzavano spesso durante gli anni 70.

La trovata della Principessa ridiede vigore alla manifestazione ed il 1979 segnò la vera svolta nella storia del Carnevale Pontecorvese che tornò ad interessare e richiamare moltissimi visitatori.

Oggi le figure dei “Mazzamaveri” e delle “Principesse” sono state dimenticate quasi del tutto, ma il Carnevale continua ad essere molto sentito e la manifestazione conta ogni anno migliaia di visitatori attirati dalla sfilata del carri allegorici e dai gruppi mascherati che riempiono le strade del paese.

La 72^ edizione del Carnevale di Pontecorvo ha visto il carro “Andrà tutto bene” come quarto classificato, “La vida es un carnaval” di Domenico Gelfusa, “Papaveri rossi” di Fabrizio Carocci secondo e primo classificato “Tomorrow Land” di Pasqualino e Marco Rosati.

Articolo precedenteGAETA: IL CENTRO DI DIAGNOSTICA STENTA A PARTIRE
Articolo successivoMINTURNO: VENERATO IL QUADRO DELLA MADONNA CHE SCIOGLIE I NODI