PAOLO MENDICO, PROSEGUONO LE INDAGINI

Procedono a ritmo serrato le indagini sulle cause che hanno portato il 15enne di Santi Cosma e Damiano Paolo Mendico, a togliersi la vita. Il Procuratore della Repubblica di Cassino Carlo Fucci ha disposto la trasmissione alla Procura dei Minori, degli atti sulla morte di Paolo. Il sospetto è che Paolo sia stato in qualche modo spinto al gesto estremo e verifiche sono in corso anche su suoi compagni. I carabinieri stanno anche accertando quale sia stato l’atteggiamento della scuola, se le segnalazioni fatte dalla famiglia siano state protocollate, se sia stato attivato il protocollo contro i fenomeni di bullismo e chiesto un supporto psicologico e dei Servizi Sociali. Il magistrato inoltre sta verificando cosa sia avvenuto alla denuncia presentata ai carabinieri ed alle quindici segnalazioni per episodi di bullismo che i familiari di Paolo hanno riferito di avere presentato per tutelare il figlio dalla persecuzione dei bulli. Sotto esame i cellulari e altri dispositivi usati dal ragazzo e dai suoi compagni alla ricerca di elementi utili per fare chiarezza sulla vicenda. Intanto, nella mattinata di lunedì, il ministro Valditara ha parlato con i genitori di Paolo esprimendo solidarietà e vicinanza. Intanto va avanti l’iter che prevede ispezioni nelle scuole frequentate dal ragazzo. Nelle scorse ore è arrivata la risposta della dirigente dell’istituto Pacinotti frequentato da Paolo Gina Antonetti che nega l’intervento dei genitori e che la psicologa dello sportello d’ascolto non ha rilevato criticità. La dirigente respinge ogni addebito sollevato dai familiari di Paolo.

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