“In questi giorni, continuano ad arrivare al Comune di Frosinone, oltre che ad altri comuni del circondario, comunicazioni di protesta da parte dell’utenza circa la qualità e la quantità del servizio idrico erogato sul territorio da parte del concessionario. Lo dice il sindaco del capoluogo ciociaro Nicola Ottaviani che definisce inammissibile dover ascoltare ancora le giustificazioni del gestore Acea su investimenti che non sono mai stati adeguati al territorio della provincia di Frosinone. Se poi si considera la circostanza che il gestore è lo stesso anche per la provincia di Roma, dove le cose sembra che obiettivamente funzionino, rispetto a quello della provincia di Frosinone, dove ormai definire la situazione come catastrofica significa edulcorare il giudizio.
I ritardi accumulati nel tempo, sostiene il primo cittadino, non sono mai stati recuperati, con un servizio fornito all’utenza sempre più scadente. I problemi di sempre tornano alla ribalta anche in questi giorni con richieste di allaccio al servizio idrico che continuano ad essere insoddisfatte anche soprattutto per quanto riguarda le nuove utenze in materia di depurazione delle acque degli scarichi civili. E la risposta negativa da parte di Acea è sempre la stessa, ossia che non è possibile in quanto il depuratore di Pratillo avrebbe bisogno di investimenti per milioni di euro: una giustificazione inammissibile, a maggior ragione a distanza di quasi 20 anni, laddove si tratta anche di uno dei cinque capoluoghi delle province del Lazio. Nicola Ottaviani và giù duro nei confronti del gestore che, secondo il primo cittadino, anziché ammettere la propria inadempienza rispetto agli investimenti che dovevano essere portati a termine sull’intera provincia, rinnovando ed ampliando la rete idrica e fognante, evitando di confondere gli investimenti sulla rete con i semplici costi di esercizio, tappando le buche e non rinnovando l’impianto, il gestore preferisce scaricare, ancora una volta, sui comuni le proprie responsabilità, con sciocchezze giuridiche prive di pregio. In provincia di Frosinone i due terzi dell’acqua viene persa per strada, mentre l’intera popolazione è costretta a sobbarcarsi e suddividersi gli oneri di una inefficienza ed una inadeguatezza del servizio immeritate e sotto gli occhi di tutti.