Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione ed intestazione fittizia di beni.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Pontecorvo e coordinate dal Sost. Proc. della Procura della Repubblica di Latina Antonio Sgarrella.
Sono finiti in carcere due 51enni ed 40enne del capoluogo, a seguito di un’attività investigativa che ha avuto inizio circa due anni fa, dopo che due degli arrestati erano stati denunciati alla Polizia da un uomo minacciato a più riprese affinché restituisse alcuni assegni, o la somma equivalente, consegnatagli in precedenza da uno dei due.
I successivi approfondimenti investigativi, anche di natura patrimoniale, hanno documentato come il principale indagato già coinvolto, e successivamente condannato, nell’operazione di polizia “Don’t touch” – abbia nel tempo attribuito a propri complici la titolarità di società o quote sociali, allo scopo di eludere la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale a cui è sottoposto dal 2019 che prevede, tra l’altro, il divieto di ottenere licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio.
E’ emerso infatti che varie attività commerciali nel campo della ristorazione e pub, aperte tra Latina, Terracina e San Felice Circeo, sono gestite di fatto da quest’ultimo avvalendosi però di intestatari fittizi, i quali agiscono nelle vesti di amministratori e soci. Ulteriori accertamenti investigativi hanno poi evidenziato progetti imprenditoriali di espansione del gruppo, soprattutto nella città di Roma.