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Latina, riflettori puntati sul florovivaismo

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Riflettori puntati sul florovivaismo nel convegno organizzato da Coldiretti Lazio a Latina in collaborazione con Assofloro, l’associazione nazionale di categoria che conta oltre millecinquecento aziende sul territorio nazionale. 
Proprio sulla formazione di personale qualificato ad operare nel florovivaismo che puntano la Coldiretti Lazio e Assofloro nell’ambito di un percorso di valorizzazione di un settore strategico. 
Un percorso che passa attraverso una serie di azioni concrete, come la semplificazione burocratica e il potenziamento del comparto fitosanitario, fino all’importanza della corretta informazione ai consumatori sull’origine di piante e fiori.
L’attività vivaistica rimane un’attività agricola – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – della quale continuiamo ad occuparci con grande attenzione. Rappresenta uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, ma crediamo fortemente nella sua evoluzione e i dati dimostrano la sua capacità di ripresa, con un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy registrato solo nel primo trimestre del 2021. Un comparto che va tutelato perché in gioco c’è il futuro di oltre 200 mila lavoratori”. 
Una ripresa che si registra anche nel Lazio, che mantiene la sua posizioni tra le regioni italiane più produttive nel settore orto-florovivaistico, confermandosi al quarto posto per il mercato di fiori e piante, con 125 milioni di euro e al nono posto per il mercato vivaistico con 42 milioni di euro. 
Nel Lazio il florovivaismo rappresenta, infatti, un comparto importante soprattutto nelle province di Roma e Latina, dove gran parte della superficie agricola è destinata a colture florovivaistiche.   
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