C’è preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento di Anagni in cui vengono immagazzinati e stoccati i prodotti dell’azienda Avon e da cui parte anche la distribuzione degli stessi. Sono in tutto 104 e l’azienda vuole cedere l’attività a causa dei costi strutturali divenuti ormai insostenibili. Il sindacato ha ricevuto nelle scorse ore una comunicazione da parte dell’azienda in cui si rende nota ai lavoratori l’intenzione di cedere un ramo d’azienda alla Quikly Group. La macchina delle verifiche si è messa subito in moto ed è stato accertato che la società risulterebbe una scatola vuota. Questo quanto sostiene il sindacato perché la società avrebbe un capitale sociale di 10 mila euro, insomma, un’azienda ritenuta fantasma. I 115 lavoratori sono molto preoccupati e sono così scesi in strada scioperando ad oltranza contro la decisione dell’Avon . Uno scenario preoccupante è stato definito dal sindacato su un territorio che in passato ha già vissuto situazioni critiche dal punto di vista occupazionale. Non tardano ad arrivare però le precisazioni dell’Avon. Secondo l’azienda l’operazione permetterà di trovarsi in una posizione migliore per rispondere alle attuali richieste del mercato e per migliorare il livello di servizio con nuove tecnologie e metodologie.