Impianti fermi alla Saxa Gres

La Saxa Gres ha spento i suoi forni e li terrà così fino a fine gennaio con tutti i suoi dipendenti in cassa integrazione. Sono in tutto 350 i lavoratori interessati nei due stabilimenti del frusinate e 125 di Gualdo Tadino. “Anche una delle aziende che ha investito di più sul nostro territorio – sottolinea il Segretario Provinciale Enzo Valente – è costretta ad alzare bandiera bianca e a sospendere la produzione per un mese. Rinnoviamo l’appello al Governo visto che nella finanziaria manca un intervento a sostegno delle imprese ad alto consumo energetico del settore della ceramica”.

La chiusura parziale della produzione degli stabilimenti di Anagni, Roccasecca e Gualdo Tadino, è un effetto degli aumenti dei prezzi energetici che mettono a rischio le imprese, rischia di paralizzare la ripresa economica del Paese e con il caro bollette va ad incidere pesantemente sul reddito di ogni famiglia italiana: “L’impatto del costo dell’energia nega la giusta competitività sul mercato delle nostre industrie – spiega Valente – e la produzione di beni strategici rischia di bloccarsi anche oltre il solo mese annunciato da Saxa Gres”.

Un’altra brutta notizia per la provincia di Frosinone, il timore – continua Valente – è che anche per il settore carta, sul quale la provincia conta molto in termini di sviluppo economico e lavoro, con migliaia di impiegati, possa avere ripercussioni negative”.

Tutto questo si tradurrà in perdita di quote di mercato e di un nuovo e massiccio ricorso alla cassa integrazione, in un momento di generale ripresa delle attività produttive.

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