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GENOVA: CONFISCA DI BENI PER 400 MILA EURO

La Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di un sessantacinquenne originario di Cittanova (RC), ma da tempo radicato ad Albenga (SV).

L’uomo è ritenuto vicino ad una cosca di ‘ndrangheta cittanovese, le cui proiezioni operative in Liguria erano state confermate anche all’esito di una pregressa inchiesta, a conclusione della quale la DIA e la Polizia di Stato avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 42 persone indiziate di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e corruzione, fra le quali anche il proposto.

Nello specifico, questi avrebbe avuto la strategica funzione di veicolare le comunicazioni tra i diversi sodali del clan ed il fratello, capo e promotore della cosca.

Nonostante l’assoluzione del Tribunale di Palmi del luglio 2020, il Tribunale di Reggio Calabria ha egualmente emesso il provvedimento di confisca ritenendo che il quadro indiziario scaturito dalla pregressa indagine abbia determinato comunque la formulazione di un giudizio di pericolosità sociale in capo all’uomo per la contiguità alla suddetta consorteria criminale.

Il provvedimento ha disposto la confisca di 2 beni immobili ed 1 rapporto bancario per un valore complessivo di 400.000 euro circa. 

L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.

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