GAETA: IL SANGUE GAETANO DI TOTO’

A volte la ricerca e la scoperta di alcune notizie è frutto di instancabile lavoro e meticolosa ricerca. A volte ci si imbatte quasi per caso in notizie curiose ai più sconosciute.

Tempo fa ho avuto occasione di leggere il libro “Vita di Totò” di Ennio Bispuri, Dice Daniele Iadicicco. Mi ha incuriosito la storia della sua famiglia. Quello che nel testo del Bispuri mi è parso nuovo è il cognome di un’antenata di Totò ossia “Nicoletta Dragonetti”. Un cognome diffuso nel golfo di Gaeta, forse di più a Itri. Dagli studi portati avanti da Daniele Iadicicco risulta che i Dragonetti erano diffusi a Gaeta nel 1700. La curiosità di Daniele Iadicicco ha portato a contattare Giovanni Grimaldi autore di uno studio approfondito sulla famiglia di Totò in cui però non si parla della Dragonetti. Il sospetto è quindi diventato realtà, Nicoletta Dragonetti era la trisavola di Totò, avendo sposato Gennaro De Curtis.

Ecco cosa scrive Grimaldi in “Un cuoco in famiglia fa sempre comodo” : “Nicoletta, il cui vero cognome era in realtà Dragonetti,  fu figlia di Vincenzo e Serafina Longardo  ma la sua famiglia non era affatto originaria di Napoli.
Qualche anno prima della morte di Nicoletta, infatti, era morto a Napoli, lasciando due figlie, suo padre Vincenzo, nel cui atto di morte appare Giuseppe De Curtis, fratello di Gennaro, fu appunto un cuoco ed un domestico, arrivato a Napoli da Gaeta.

Il quartarolo di Totò, Vincenzo Dragonetti, era nato dunque a Gaeta. Anche il cognome di sua moglie “Longardo” è ancora presente a Gaeta. Senza dubbio è una radice gaetana di Totò. Dal Catasto voluto da Re Carlo di Borbone e consegnato da Gaeta solo nel 1750, è citato Vincenzo Dragonetti. Secondo il Catasto, Vicenzo era nato nel 1743.Suo padre era Filippo Dragonetti nato nel 1717 , venditore di pesce, e sua madre Maria Ferma Sorrentino, nata nel 1727. Filippo e Maria sono i quintavoli di Totò.

Oltre Vincenzo la coppia aveva altri quattro figli: Bonaventura, Giuseppa, Nicolina, Nicola. Vincenzo era l’ultimo figlio. Assieme a loro abitava anche la madre di Filippo, Giovanna La Mattina, nata nel 1695 circa. Giovanna era la sestavola di Totò. 

Chissà se Totò, seduto sulla terrazza della Quercia a Formia con Gaeta davanti come belvedere, mentre scriveva la sua canzone più famosa “Malafemmena” , era a conoscenza delle sue radici. 

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