La procura ha aperto un’inchiesta sulla tragedia che lunedì sera ha visto perdere la vita a tre persone tra cui una ragazzina di 12 anni. Si vuole fare chiarezza sulle cause che hanno determinato l’esplosione della villetta di via Apollo ad Aprilia. Il bombolone di Gpl sarebb stato rifornito prima dell’incidente. Ancora in queste ore carabinieri e vigili del fuoco stanno acquisendo più informazioni possibili utili a ricostruire quanto accaduto. Nell’esplosione hanno perso la vita Laura Petrillo di 73 anni, la nipote Carlotta di 12 anni Ornella Clementini, la donna di 62 anni che ha preso in affitto un appartamento. Migliorano invece le condizioni di Giovanni Raffa, nonno della bambina. “L’indagine è partita subito dopo l’evento, ha detto il comandante dell’Arma di Aprilia, il tenente colonnello Paolo Guida. Ormai è quasi certo che l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas. La deflagrazione è stata percepita a chilometri di distanza e ha provocato lievi danni anche alle abitazioni del circondario. Dell’abitazione è rimasto solo lo scheletro in cemento armato. Nell’onda d’urto della deflagrazione, l’uomo che era in casa insieme alle vittime, Giovanni Raffa, di 79 anni, è stato proiettato all’esterno e probabilmente proprio questo gli ha salvato la vita, mentre le due donne e la bambina sono rimaste schiacciate dalle macerie. Il serbatoio di Gpl era collocato all’esterno della casa e alimentava l’impianto dell’intera villa. L’altro appartamento era abitato da un’altra famiglia che fortunatamente in quei momenti era fuori per impegni familiari.
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