Il personale della Squadra Mobile della Questura di Frosinone ha denunciato, in stato di liberta, una giovane donna, residente nel capoluogo, resasi responsabile del reato di maltrattamenti contro i familiari.
La vicenda nasce in seno ad una famiglia del frusinate composta da una madre divorziata e cinque figlie affidate alle sue cure perché già il padre delle giovani si era macchiato di analoghi fatti e per questo era stato allontanato dalla casa familiare.
Ed è questo che rende ancora più amara questa vicenda che oggi vede la figlia 23enne più grande delle cinque macchiarsi dello stesso reato di cui lei stessa è stata vittima in passato, i cui dettagli sono stati svelati dall’attività investigativa posta in essere dal personale della Questura, coadiuvato dal medico psicologo della Polizia di Stato Dr.ssa Pagliarosi Cristina e diretto dal Dirigente della Squadra Mobile dott. Flavio Genovesi. La condotta della giovane è stata costellata da una serie di ingiurie di ogni genere, minacce di morte, lanci di oggetti tra cui anche coltelli, percosse e lesioni in danno della madre compiute al culmine di crisi d’isteria accompagnate dal danneggiamento di suppellettili oltre che di porte e finestre dell’appartamento.
Tutte azioni poste in essere principalmente in danno della madre dell’indagata che è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita, arrivando a dover dormire con la porta della camera chiusa a chiave per tutelarsi dalle continue aggressioni, anche notturne, ed a denunciare la propria figlia presso la Questura.
Il fatto che l’indagata, dopo l’ennesimo episodio di violenza domestica, si fosse allontana autonomamente non ha fermato l’attività degli investigatori e dall’Autorità Giudiziaria.