Due impiegati comunali e due imprenditori privati sono agli arresti domiciliari poiché indagati per “corruzione e turbativa d’asta” presso il Comune di Fiumicino. Lo rende noto la Guardia di finanza. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia ha accolto la richiesta di applicazione della misura cautelare avanzata dal pubblico ministero. Le indagini sono legate a presunte “corruttele e turbative d’asta in favore di taluni imprenditori privati, risultati aggiudicatari di importanti commesse pubbliche in cambio di elargizioni in danaro sotto forma di messa a disposizione di carte di credito, intestate agli imprenditori e da essi ricaricate e poi utilizzate dai dipendenti infedeli per fini personali”. Le indagini hanno acceso i riflettori sul mondo degli appalti aventi ad oggetto, per il momento, il settore delle politiche sociali. Rionosciuta – si legge nella nota – la solidità del quadro indiziario costituito da acquisizioni documentali e patrimoniali, prove dichiarative e attività di intercettazione di conversazioni telefoniche.
“Offro piena disponibilità e collaborazione al Procuratore e alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per agevolare ogni attività investigativa utile a fare chiarezza sui fatti oggetto di accertamento, ha detto il sindaco di Fiumicino Baccini. Fin dal mio insediamento – prosegue il Sindaco – ho adottato una linea di totale discontinuità rispetto al passato, introducendo misure concrete per garantire trasparenza, legalità e correttezza nell’azione amministrativa. Ho dato piena attuazione al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, rafforzando il sistema delle rotazioni negli incarichi e negli affidamenti, come costantemente ribadito anche durante le conferenze dei dirigenti.