COLDIRETTI E IL FOTOVOLTAICO

Il direttore di Coldiretti Latina Carlo Picchi torna sul fotovoltaico, favorevoli al l’utilizzo di energie rinnovabili dice, ma bisogna evitare di consumare suolo agricolo produttivo per l’installazione dei pannelli. Occorrono  pianificazioni urbanistiche e delle norme chiare in materia.

Un appello che Coldiretti Latina rivolge ai Comuni e agli enti interessati. “I rapporti FAO – prosegue Picchi – evidenziano che l’incremento demografico previsto al 2050 farà aumentare la domanda mondiale di prodotti agricoli del 50%  rispetto ai livelli attuali. 

Quello di Latina è un contributo notevole in termini di produzione di energia rinnovabile nel Lazio, attestandosi al terzo posto tra i primi dieci comuni del solare fotovoltaico, dopo Viterbo e Roma, seguita al quarto posto da Aprilia e in ultimo da Cisterna. A Latina il fotovoltaico prevale con circa l’80% dello sviluppo delle rinnovabili nella regione. 

Picchi fa notare che molte aziende utilizzano questa forma di energia sulle proprie aziende, dove hanno installato pannelli solari. Lo hanno fatto, però, sui tetti delle loro stalle o dei magazzini, ma anche nei ricoveri dei mezzi agricoli. Di certo non hanno sottratto terreno agricolo produttivo. Le richieste per la realizzazione di impianti fotovoltaici a Latina continuano ad essere numerose. C’è un altro aspetto da non sottovalutare che è quello legato al danno che l’installazione di pannelli in vaste aree potrebbe causare al settore turistico, con un’inevitabile perdita di appetibilità del patrimonio dei territori, da sempre meta turistica. Oltre naturalmente al danno paesaggistico che ne deriverebbe. 

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