Thomas Bricca non ce l’ha fatta, è morto nel letto dell’ospedale San Camillo in cui ha lottato tra la vita e la morte da domenica sera quando un proiettile sparato da una mano ancora sconosciuta gli ha perforato la testa. Nonostante l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, ha perso la vita. A comunicarlo la direzione dell’ospedale romano. Tutti hanno sperato in queste ore in un miracolo. La notizia ha addolorato tutti. Intanto continuano le indagini non tralasciando alcuna ipotesi anche se sembrerebbe molto accreditata quella di uno sbaglio di persona. Thomas domenica sera indossava un giubotto bianco come altri presenti in quella zona. Gli inquirenti sarebbero sulle tracce delle due persone che viaggiavano sullo scooter. Si cercano in particolare quattro persone. “Evidentemente si trovava con persone che erano identificate dagli sparatori come appartenenti del gruppo contrapposto, ha detto il procuratore di Frosinone Antonio Guerriero, poi che ne facesse parte o no lo stiamo accertando”. L’alto magistrato ha disposto una serie di indagini rapide e con l’ausilio di tecniche innovative. La caccia a chi ha sparato continua. Thomas era un ragazzo tranquillo, sempre sereno, mai un problema, troppe le risse che si sono verificate nei giorni scorsi in paese. Sarebbe in atto una guerra tra bande miste di italiani e nordafricani che spacciano soprattutto hashish. La scorsa estate i carabinieri sono dovuti intervenire più volte per una serie di risse sempre tra giovani, sempre tra minorenni o più o poco più che maggiorenni.
