Ai domiciliari il vicesindaco Marcuzzi e il giostraio Suffer

Tentata estorsione e istigazione alla corruzione, reati commessi ai danni di un dirigente comunale di Terracina e del comandante della Guardia costiera dello stesso centro. Il blitz dei carabinieri della Compagnia di Terracina messo a segno all’alba di venerdì, ha portato agli arresti domiciliari il vicesindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi e l’esponente di una famiglia di giostrai Emiliano Suffer. L’operazione è stata condotta non solo dai carabinieri della compagnia di Terracina ma anche dagli uomini della  Guardia costiera con l’ausilio di unità del nucleo cinofili dei carabinieri di Roma e il supporto aereo di Pratica di Mare.

L’indagine è scaturita da un approfondimento investigativo relativo all’affidamento in gestione di una vasta area del porto di Terracina, che da oltre 20 anni, viene utilizzata, nel periodo estivo, dalla famiglia rom, per la gestione di un luna Park. Un’area di oltre quattromila metri quadri già posta sotto sequestro nel mese di luglio  del 2020. L’inchiesta ha riguardato anche lo stadio Vittoria che il comune di Terracina aveva dato in gestione alla società sportiva Hermada Calcio di cui era presidente lo stesso Marcuzzi. Al vice sindaco vengono ora contestati i reati di tentata truffa, turbativa d’asta e falso ideologico in atto pubblico con l’intento di ottenere finanziamenti pubblici stanziati a copertura di danni causati dagli eventi meteo del 2018.

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