75 ANNI FA LA DISTRUZIONE DELL’ABBAZIA DI MONTECASSINO

Abbazia di Montecassino

Sono trascorsi 77 anni dalla distruzione dell’abbazia di Montecassino. Erano esattamente le 9,45 del 15 febbraio del 1944 quando gli aerei degli Alleati iniziarono il bombardamento del sito. Una delle decisioni più controverse della Seconda Guerra Mondiale portò quindi alla distruzione di un complesso architettonico, le cui prime vestigia risalgono addirittura al sesto secolo, e che fu costruito nella sua forma attuale a metà del X secolo. L’ordine fu dato dal generale americano Mark Wayne Clark, nella convinzione -poi rivelatasi errata- che l’interno dell’abbazia fosse occupato dai tedeschi. In realtà, paradossalmente, proprio le macerie dell’abbazia consentirono molto più facilmente alle truppe tedesche di trovare rifugio e di continuare la battaglia. Cosa che in effetti fecero, con il risultato che la linea Gustav, che passava appunto da Cassino, poté resistere alla pressione degli Alleati fino a maggio di quell’anno. L’abbazia fu poi ricostruita nel Dopoguerra, cercando di mantenere fede il più possibile alla struttura architettonica originale.

Oggi l’abbazia rappresenta un messaggio di pace per tutto il mondo sottolineato  dall’arciabate di Montecassino dom Donato Ogliari. Per rendere autentica la nostra convivenza umana dice, l’unica strada percorribile non è quella della violenza e della vendetta, bensì quella dell’assidua ricerca della pace e della concordia, ricerca che è sempre associata al sentirsi custodi degli altri. La stessa crisi pandemica che stiamo vivendo e che ha fatto emergere molte ferite, soprattutto esistenziali, rende ancora più urgente l’assunzione di una grammatica della cura. La stessa crisi ha evidenziato come tutti siamo interconnessi, che abbiamo un destino comune che nessuno può pretendere di salvarsi da solo.

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