Minturno – La fondazione Vassallo interviene sulla questione del pontile petroli
Centinaia di migliaia di euro spesi in attività di ricerca nel corso degli ultimi decenni al fine di verificare la qualità delle acque del Golfo di Gaeta.
Come dimenticare il “famigerato” impianto per l’allevamento dei tonni da realizzarsi a Gaeta o quello delle cozze proposto a Formia e poi a Minturno e a Terracina.
Come dimenticare lo studio della Commissione guidata dal Prof. Giandomenico Ardizzone?
Allo stesso modo non possiamo far passare in secondo piano la battaglia per lo scarico, il carico e il trasporto del pet-coke da Gaeta fino al deposito sito sulla Statale Appia. Torna a tuonare Erminio Di Nora responsabile della fondazione Vassallo puntando il dito ancora una volta sul Samobis, ultimo strumento di ricerca per verificare lo stato di salute delle acque del Golfo che ha fotografato le condizioni difficili in cui versa l’ecosistema marino con tutte le sue ben note criticità.
In tanti hanno chiesto e ancora chiedono la pubblicazione dei dati di questa ricerca e una corretta e trasparente discussione in sede pubblica con il coinvolgimento della cittadinanza.
Nessun politico può decidere prescindendo dall’interesse collettivo, sostiene Di Nora, mentre la politica cambia veste, la popolazione subisce le decisioni di chi ancora una volta disattende le promesse pre elettorali.
No alla delocalizzazione.
Si ad analisi più approfondite attorno al pontile petroli.
Si al confronto pubblico, dati alla mano,ascoltando le istanze di chi da sempre ha a cuore la salute del mare.